28.5.06

Il giorno della vergogna

Oggi si è consumato l'ennesima giornata della vergogna e non della democrazia.
Cambiano le persone ma non i gesti, non le libertà. I luoghi che circondano il santuario di quello che dovrebbe essere l'espressione della democrazia sono accerchiati dai mendicanti della politica. Questi sono i giorni in cui ognuno deve guadagnarsi i favori o le illusioni. In queste giornate succedono i "miracoli" in cui vedi chi si professava di rifondazione comunista si ritrova a fare il mendicante per l'opposto, chi è compagno di merende si ritrova contro i colleghi oppositori...si perchè questo è il giorno non dei programmi, non degli ideali ma della vergogna.
E mentre tutto questo accade, le piazze, le strade e tutto il paese vive nella più completa anarchia...le macchine parcheggiate ovunque (si potrebbero risparmiare i soldi della segnaletica e dei "tutori" dell'ordine)i "morti" si alzano e vanno a fare il loro dovere civico a votare il "baronetto" di turno però vengono magari aiutati in cabina.
I balconi sono addobbati a festa con le bandiere dell'occasione, ma se cambierà qualcosa, al prossimo giro si cambieranno...
Si, questo è il paese in cui vivo o forse vivo....in un mondo tutto mio!!!

5.1.06

Propositi di Nuovo Anno


Il 2005 è finito con le solite passeggiate di un Babbo Natale di turno, qualche panettone e...qualche buon proposito, la sfilata della Banda per le vie quasi deserte in una mattina dall'aria quasi primaverile quale era il primo gennaio. Adesso si sentono nell'aria gli ultimi botti e qualche altra "manifestazione" ma nulla che ci caratterizzi, che faccia fare al Paese quel salto di qualità di cui avrebbe bisogno come si stà facendo in altri Comuni dove c'è un'Amministrazione attenta (vedi Fiumedinisi) e che lavora per la collettività e non per "solo per fare", la cosa che più mi fa rabbia è che avremmo tutte le potenzialità di fare meglio di molti altre realtà ma è come se godessimo a farci del male, non facendo nulla e restando così gli ultimi della classe.
Speriamo che il 2006 possa essere un anno di rinnovo nella mente e nel nostro modo di agire, che ci porti finalmente a capire che la collettività siamo noi e noi non siamo la collettività.Un augurio di cuore per un anno di serenità.